La variabilità cardiaca è la misurazione del tempo che intercorre fra due battiti cardiaci. Ma, a cosa serve questo tempo?

Il sistema nervoso autonomo è il responsabile della regolazione e del controllo delle funzioni vitali del nostro organismo, tra cui la frequenza cardiaca e quella respiratoria. Queste funzioni sono spesso influenzate da fattori esterni quali lo stress.

Il sistema nervoso autonomo è suddiviso in due branche: il sistema simpatico e il parasimpatico che agiscono in direzioni diverse ed opposte. Entrambe però controllano il sistema cardiocircolatorio e conoscere la HRV ci permette di conoscere l’effetto e l’azione dei due sistemi e quale, in un determinato momento, prevale sull’altro.

Semplificando si può dire che studiando il sistema nervoso simpatico e parasimpatico si possono avere informazioni sul livello di stress del nostro organismo e, più questo stress fisiologico risulta accentuato, più i valori di HRV risultano bassi. Nell’ambito della metodologia dell’allenamento, sottoporre l’organismo ad esercitazioni di alta intensità può portare verso una predominanza dell’effetto del sistema simpatico sul parasimpatico.

Allenamenti intensi riducono quindi la HRV e monitorandola è possibile ottimizzare gli stessi, ridurre il rischio di sovra-allenamento e migliorare la performance. Questo è un dato fondamentale da tenere sotto controllo per gli atleti, molte squadre affidano a noi il monitoraggio costante di questo dato al fine di far eseguire allenamenti adeguati e mirati ad ogni loro singolo atleta per ottenere il massimo della prestazione sportiva da ognuno di loro.

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